BUONE VACANZE!

AUGURIAMO UN’ESTATE MERAVIGLIOSA
A TUTTI I NOSTRI RAGAZZI
PICCOLI E GRANDI
E ALLE LORO FAMIGLIE!

A VOI TUTTI DEDICHIAMO
I NOSTRI FELICI “INSEDIAMENTI” DI FINE ANNO SCOLASTICO!

inSEDIAmenti

Ogni volta che riflettiamo sul significato di “apprendimento creativo” non ci riferiamo a una semplice trasmissione di conoscenze, ma all’ idea di una configurazione del pensiero, che ristruttura se stesso costantemente, che si evolve per costruire prima una rappresentazione mentale e poi un prodotto significativo, dunque qualcosa di visibile, tangibile e concreto.

In questo contesto, ogni ambiente di apprendimento, è soprattutto un sistema di relazioni dinamiche e reciproche tra i suoi componenti, uno spazio aperto e interattivo, un contenitore flessibile, mutevole, sempre cooperativo e condivisibile.

InSEDIAmenti: questo temporaneo allestimento, continuamente in divenire, si propone come itinerario artistico rivolto alla possibilità di esplorare lo spazio progettuale della creatività.

Il suo obiettivo è far maturare la consapevolezza che ciascuno di noi, ovunque si trovi, nel percepire la realtà sensibile che lo circonda, dispone della capacità di immaginare e, successivamente, di trasformare quell’esperienza nell’attitudine alla “doppia visione”, una soglia invisibile, aperta che attraversiamo continuamente per stabilire connessioni reciproche, dinamiche tra noi e il mondo, per costruire dimensioni nuove, mutevoli, talvolta poetiche.

Questo duplice sguardo su noi stessi e sul contesto quotidiano della nostra esistenza è lo strumento più prezioso che abbiamo cercato di valorizzare e condividere, oltrepassando il limite fisico di qualunque aula e del tempo misurabile di una lezione.

Il lavoro si fonda sulla convinzione che ci “appartiene” non solo ciò che realizziamo, ma anche quello che comprendiamo, che modifica il nostro punto di vista, nutre pensieri, sentimenti, emozioni e che può essere affidato a chi, dopo di noi, saprà non solo averne cura, ma anche arricchirlo di senso e di ulteriori possibilità espressive.

Le nostre 40 sedie, un tempo accantonate e dimenticate in un ripostiglio, provenienti da un’ex aula d’informatica, destinate al degrado e alla rottamazione, sono diventate “luoghi abitati e abitabili”, spazi vitali capaci di dialogare con la realtà e la fantasia, di dare voce a chi non può esprimersi, di entrare in relazione con il passato, il presente e con quel futuro che progettiamo ogni giorno.

Sono tutte sedie tematiche o dedicate a giornate simbolicamente importanti.

Si possono riunire o posizionare singolarmente; si rivelano interscambiabili tra loro, ricollocabili ovunque. Nella loro complessa semplicità cercano non solo di suscitare riflessioni e domande, ma anche stupore e sorrisi da condividere insieme all’osservatore.

Quello che si rivela, attraverso le voci mutevoli che animano i nostri inediti “inSEDIAmenti”, è l’espressione corale di un sentimento di gratitudine verso tutto ciò che nella vita è sempre “fonte d’ ispirazione”, che ci sorprende, ci interroga, ci responsabilizza, offrendoci l’opportunità di apprezzare ciò che, per libera scelta, per caso, o per destino semplicemente accade intorno a noi.

8 marzo 2021

Ci sono DONNE …


Sono qui per questo. Portare la parola.
Ridere. Stare senza pensiero.
Dare da mangiare. Essere geniale svolta.
Pulire dove si sporca. Miracolare.
Sono opera intera d’un amore
trapuntato di stelle.
Mariangela Gualtieri

Elaborato realizzato da ALICE CICCIOLI
(Scuola Secondaria di 1° grado “Giuseppe Piermarini”)
liberamente ispirato all’opera “NUDO BLU I” di Henry Matisse

Giornata della Memoria
27 gennaio 2021

Elaborato grafico di LORENZO MANCINELLI
(classe II B Scuola Secondaria di 1° grado
“Giuseppe Piermarini”)
ispirato al racconto di
Lorenza Farina Il volo di Sara

 


Proponiamo anche l’ascolto di Adagio for Strings di Samuel Barber

Questo brano ha aperto anche il Concerto “I violini della Speranza” (Roma, Auditorium Parco della Musica, gennaio 2016), in cui hanno suonato dodici violini e un violoncello sopravvissuti alla Shoah, ciascuno con la propria storia dolorosa e drammatica, ritrovati e restaurati dal liutaio israeliano Amon Weinstein.

Dal rispetto alle regole

In questo rientro a scuola molto particolare, abbiamo voluto proporre ai ragazzi della classe 5^ B di S. Caterina un’accoglienza, che è partita dalla comprensione delle loro emozioni.

La paura esiste e per questo abbiamo voluto aiutare i bambini a tirarla fuori.

Abbiamo pensato di far rappresentare il coronavirus su di un sasso e di trasformarlo in un VIRUSASSO (partendo dalla scelta di un colore, passando allo scarabocchio e poi alla realizzazione dei particolari) come un «mostro» che li ha tenuti chiusi in casa, lontani dai giochi con gli amichetti o dalle coccole dei nonni.

Il Virusasso, per i bambini, ha rappresentato un importante canale comunicativo attraverso cui i bambini hanno esorcizzare la paura e guardandolo negli occhi hanno potuto dirgli e scrivergli quello che pensavano e provavano.