Pizza co li sfrizzoli

Tutto comincia a carnevale quando lu nonnu mia bussava sulle case co nu bastone speciale: lu spidone. Se la iente era vona te dia nu pezzo de lardo. Dopu lu lardo se facia sfriglià piano piano e ciò che rimane so li sfrizzoli.

Per fa l’impasto se mettea nella farina nu po’ de lievito sciorto nell’acqua co nu goccio d’olio la notta avanti, li von gustai glia cominciavanu a mettece nu poco de strutto.

Quando è venuto de lievito ce se aggiungono li sfrizzoli, il pecorino e lo strutto e intando che si amalgama il tutto se ugne lu sestu sempre co lu strutto.

Se stenne l’impasto con lu rasagnolo e lo si mette dentro lu sesto. Il tutto va nellu fornu callu. Quando tutto è pronto lu magni con la coppa e co gli affettati umbri.

Il tutto mi è stato riferito dai miei nonni materni.

La pizza con gli sfrizzoli

Tutto iniziava a carnevale quando con un bastone speciale si bussava nelle case. Se le persone erano gentili ti davano un pezzo di lardo.

Dopo il lardo veniva battuto e si faceva sfriggere e ciò che ne rimaneva erano i ciccoli (sfrizzoli).

Per fare l’impasto si mette un po’ di farina, lievito sciolto con l’acqua e un goccio d’olio; i buon gustai già cominicano a mettere lo strutto, il tutto la notte prima. Quando ha lievitato si aggiungono i iccioli, il pecorino e lo strutto, intanto si unge una teglia con lo strutto.

Si stende il tutto con il matterello e lo si mette nel sesto. Il tutto va messo nel forno caldo.

Quando è pronto si mangia il tutto con la coppa e con gli affettati umbri.

Caterina Metelli (con i nonni materni) – Dialetto di Foligno